Storia e tipologie di tutù per la danza

Storia e tipologie di tutù per la danza

La data a cui si fa riferimento per la nascita del balletto è il 16 maggio 1681, quando salì sul palcoscenico la prima donna danzatrice, con movimenti diversi da quelli da cui ha radici l’attuale danza classica. Diverse scuole di pensiero concordano sul fatto che l’inizio di questa disciplina sia nel 1800, presso la corte di Luigi XIV. Durante il suo regno, fu ufficializzata e l’Académie Royale de danse codificò le cinque posizioni risalenti ai secoli precedenti come regole base per eseguire correttamente i passi previsti.

Tutù per la danza

I costumi per la danza di quell’epoca erano pesanti e diversi da quelli conosciuti ancora oggi. Solo nel XVIII secolo, la rivalità tra le più famose ballerine diede una grande spinta evolutiva ai costumi. La de Camargo tolse maschere, accorciò le gonne e cambiò le scarpe, usando quelle senza tacco. La Marie Sallé scelse abiti con veli leggeri e gonne meno ingombranti, abbandonando i pesanti costumi. Queste furono le prime grandi rivoluzioni dell’abbigliamento per la danza, che portarono verso una maggiore libertà di movimento, fino all’Ottocento, quando prese forma il tutù: un corpetto aderente ed avvitato, spesso con la vita a V, e una gonna vaporosa composta di più strati del tessuto che distingue, più di ogni altra cosa, i tutù: il tulle.

Ancora oggi, la manifattura tipica di questo settore confeziona tutù con caratteristiche molto simili. I cambiamenti sono principalmente incentrati sulla miglioria dei tessuti utilizzati, spesso solo nella loro composizione come il tulle o più sostanziali come i corpetti che oggi prediligono la lycra e in modelli più preziosi il velluto o la ciniglia elastica.

Tutù Rigidi e Tutù Morbidi

Le varianti sono convenzionalmente etichettate con tutù a piatto rigido e morbido. I primi sono composti da tulle rigido con strati a scalare che sorreggono gli strati superiori. I tutù danza a tulle morbido sono a loro volta suddivisi in piatto a campana, degas e romantico.

Tutù Basic e Professionali

Altra suddivisione possibile è tra i modelli basic, solitamente tutù per bambina, e tutù professionali dove il piatto della gonna ha un raggio più ampio, spesso più strati e per aiutare a sorreggere il piatto si trapuntano gli strati apportando un ulteriore piacevole effetto estetico di far muovere, durante i tipici balzelli della danza classica, gli strati all’unisono.

Tutù a Campana, Degas e Romantico

Il piatto a campana è costituito da strati di tulle morbido sovrapposti che tendono a scendere a coppa e sono solitamente a mezza coscia. La lunghezza invece al polpaccio, la più classica è quella a degas, nome preso dal celebre pittore che amava rappresentarli in molti suoi dipinti. Un degas ancora più lungo, alla caviglia, è chiamato invece tutù romantico.

Si ringrazia per le informazioni l’azienda specializzata in tutù Joy Danza.

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