Inizia: 19 Ottobre 2024
20:00
Finisce: 24 Maggio 2025
20:00

Sede Evento

Via Circumvallazione Esterna, 15 - 80026 Casoria NA

GPS: 40.896885, 14.304168

Tanta, tantissima danza contemporanea prevista al Teatro Ateneo di Casoria, in provincia di Napoli, fino a domenica 24 maggio 2025. Una rassegna, dall’inequivocabile nome di Research Contemporary Project, sarà il baricentro della danza italiana in questa stagione con la danza contemporanea al centro della programmazione.

Research Contemporary Project
Rassegna di Danza Contemporanea

Il direttore artistico Luigi Liccardo ha creato ex novo una realtà dove si fondono l’esperienza dei coreografi e la gioventù danzante selezionata con apposite audizioni. Un mondo della danza creato ex novo per avvicinare i baldi giovani di Luigi Liccardo al professionismo del repertorio contemporaneo, tutto assolutamente gratuito. Con la formazione e lo spettacolo che vanno avanti a braccetto!

Tutto è cominciato sabato 19 ottobre con i due titoli “Androgino” di Gerardo Di Pietro e “Forme liquide” di Lorenzo Stingone. Cominciando dal prossimo appuntamento di sabato 23 novembre con “A dream’s awakening” di Angelo Egarese ed “Ego” di Maria Avolio seguiti da una prima assoluta di Luca Squadritti e da “Le quattro stagioni” di Luigi Fortunato in scena domenica 24 novembre.

Prima di Natale e della chiusura di questo 2024 coreutico ci sarà ancora spazio per la danza contemporanea domenica 22 dicembre con “Grecale – Oltre gli occhi” di Mariarosaria Napolano, “Fluke – Handle with Care” di Alekseij Canepa e “Here-Somewhere” di Alfredo Napoletano. Il 2025 si aprirà con il titolo a serata intera “Revolution” di Luigi Liccardo programmato per domenica 19 gennaio prima di ospitare sabato 15 febbraio “Urushi” di Andrea Arionte e “S.C.I.A.” di Silvia de Michele.

Ben due date previste invece a marzo: sabato 15 andrà infatti in scena “Skinned” di Maria Grazia Minopoli e “Le stagioni dell’amore” di Veronica Pica mentre domenica 16 marzo andranno in scena “Adagio” di Gennaro Maione e “(NO) TOUCH” di Sabrina Salvati. Il 27 aprile sarà la volta di “Necessaria follia” di Pia Tagliamonte e “Carnalità” di Paolo Pierno. La chiusura della rassegna al Teatro Ateneo del 24 maggio sarà infine appannaggio di “Dentro una fiamma” di Andrea Bolognino e di una coreografia inedita di Vincenzo Capasso.

Partendo da “Androgino” che, come ha chiarito lo stesso coreografo Gerardo Di Pietro, “è ispirato al mito dell’androgino originato nel dialogo Il Simposio di Platone. Qui si narra la storia di creature originariamente complete, dotate di doppia natura, che furono divise dagli dèi. Questa separazione generò un eterno desiderio di riunificazione, simbolizzando la ricerca dell’unità e dell’amore. Il mito offre una riflessione profonda sulla condizione umana, esplorando temi come l’identità, la dualità e il bisogno di connessione.

Qui le cinque donne in scena hanno rappresentato magistralmente il concept, privilegiando l’uso delle braccia e del senso artistico alla massima potenza. Le musiche di differenti partiture e stili hanno reso ancor più preziosa la coreografia prima di assistere ad un intermezzo assai brioso arricchito dai gonnelloni neri svolazzanti delle quattro sinuose artiste con la presenza rassicurante di un partner. La prima serata si è infine chiusa con ben quattordici elementi nel titolo “Forme liquide” di Lorenzo Stingone. Dodici donne e due uomini impegnati in un andirivieni di vestizione e svestizione del sé e dell’altro.

Il corpo di ballo che si è messo a nudo per raccontarsi e raccontare la storia che il coreografo Lorenzo Stingone che l’ha descritta così: “si gioca sulla contrapposizione sia del corpo (dalle forme e i movimenti schematici alla libertà nello spazio) sia di noi stessi in quanto esseri umani: cambiamo, evolviamo, talvolta regrediamo o rimaniamo fermi. Ciò che resta è che siamo esseri mutevoli, ci addentriamo nei meandri di una definizione di noi stessi che è solo illusoria. Posso essere forma, posso essere acqua: l’unico punto cardinale che abbiamo è sempre il nostro corpo.”

Il direttore artistico ha chiuso dichiarando che “obiettivo del progetto è permettere ai giovani danzatori un apprendimento nella formazione professionale con quello della ricerca nelle arti performative contemporanee, sviluppando un programma di studio di approfondimento e perfezionamento secondo i linguaggi proposti nell’ambito nazionale. La finalità di Research Contemporary Project è la formazione gratuita con la messinscena di svariate produzioni allestite o da allestire nella stagione 2024/25 con il patrocionio dell’ACSI.

Commissioni e Biglietti
Costi non comunicati
Gratis
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Spettacoli
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