Prosegue a Vicenza Danza in Rete Off, la sezione di Danza in Rete Festival più vocata alla sperimentazione e all’innovazione, che presenta proposte di giovani artisti italiani e autori stranieri emergenti, un panorama a 360° della nuova scena di danza contemporanea. La pluralità di linguaggi ed espressioni artistiche che caratterizzano il Festival è concepita proprio per generare nuovi impulsi e visioni artistiche alternative, delineando scenari e amplificando il crossover di codici artistici e coreografici della danza contemporanea. Danza in Rete Festival “Under the spotlight”, giunto quest’anno alla sua ottava edizione, è un evento diffuso di danza contemporanea, promosso e realizzato dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza in collaborazione con una rete di soggetti istituzionali e operatori culturali del territorio e nazionali, riconosciuto dal Ministero della Cultura fin dalla prima edizione; la direzione artistica del Festival è a cura di Pier Giacomo Cirella, Loredana Bernardi e Alessandro Bevilacqua.
Danza in Rete Off
I prossimi appuntamenti sono previsti sabato 22 marzo, due nuove creazioni che intrecciano danza e musica firmate da due giovani artiste italiane, presentate al Festival in prima nazionale; il primo è in programma sabato alle 18.00 e alle 19.00 nel Salone nobile di Palazzo Chiericati a Vicenza (sede della Pinacoteca cittadina), si tratta di “Cohors” su un concept di Camilla Monga (che è anche interprete) e Valentina Fin, musica live di Valentina Fin (voce) Manuel Caliumi (sax) Marcello Abate (chitarra elettrica), mentre il secondo “Guida al vuoto_pieno La natura del vuoto”, coreografia e performance della vicentina Michela Pegoraro, andrà in scena alle 21.00, al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza.
In “Cohors”, una produzione Nexus Factory in coproduzione con Danza in Rete Festival, VAN e Armunia, firmata e interpretata da Camilla Monga (che sarà in scena con Francesco Valli), danza e musica si fondono per creare un rito performativo che restituisce la potenza atemporale della musica antica, trasformandola in un anacronismo vivo, in cui pubblico e interpreti possono condividere un’esperienza immersiva di ascolto, movimento e immaginazione. Nella creazione danza e musica si uniscono infatti in un rapporto di reciproca amplificazione, tracciando una narrazione che porta in scena alcune delle figure femminili più rappresentative della musica antica, raccontate attraverso le opere di alcuni importanti compositori del periodo.
Il viaggio musicale e coreografico prende avvio con Hildegard von Bingen, mistica medievale e compositrice visionaria, per poi attraversare episodi fondamentali della tradizione musicale antica: il combattimento di Tancredi e Clorinda di Claudio Monteverdi, il lamento struggente di Didone di Henry Purcell e quello malinconico della Ninfa, sempre di Monteverdi, per giungere all’Ardita Zanzaretta di Carlo Gesualdo da Venosa. La performance si sviluppa in una narrazione sonora e coreografata che intreccia la voce, il gesto e la musica, esplorando atmosfere di sperimentazione, con le partiture antiche che vengono reinterpretate con una tensione drammatica moderna, in cui dissonanze e variazioni improvvisative si muovono tra tradizione e contemporaneità. La disposizione scenica vede i musicisti e la cantante in dialogo diretto con la danza, inserendo il corpo come elemento integrato della partitura musicale. La presenza della voce femminile diviene così fulcro drammaturgico, capace di influenzare gesti e posture, evocando passioni e dinamiche che attraversano fragilità e forza.
COHORS
- concept: Camilla Monga e Valentina Fin
- musica live: Valentina Fin, Manuel Caliumi, Marcello Abate
- regia, coreografia, allestimento scenico e luci: Camilla Monga
- interpreti: Francesco Valli e Camilla Monga
- produzione: Nexus Factory
- coproduzione: VAN, Danza in Rete Festival, Armunia
Dopo gli studi all’Accademia di Brera e la Civica Paolo Grassi di Milano, Camilla Monga supera le audizioni a P.A.R.T.S Academy e si diploma in Choreographic Research, approfondendo gli studi con Anne Teresa de Keersmaeker. L’artista incentra la sua ricerca coreografica su composizione musicale e coreutica. Collabora con vari compositori e musicisti, tra cui Filippo Vignato, Emanuele Maniscalco, Federica Furlani, Valentina Fin, Cesare Picco e Taketo Gohara. I suoi lavori sono stati presentati e prodotti presso prestigiosi teatri e festival europei.
Cohors – Camilla Monga
Valentina Fin è una cantante e compositrice italiana. Si distingue per la sua padronanza in vari ambiti musicali tra cui il jazz, l’improvvisazione e il repertorio rinascimentale e barocco. Laureata con lode al Conservatorio di Vicenza, ha affinato la sua arte attraverso prolifiche esibizioni concertistiche e la produzione di otto acclamati album. Le sue collaborazioni si estendono ad artisti stimati come il pianista Stefano Battaglia, i sassofonisti Pietro Tonolo, Rossano Emili e Robert Bonisolo.
Il secondo lavoro del 22 marzo – presentato anche questo in prima nazionale – è “Guida al vuoto_pieno La natura del vuoto”, coreografia e performance di Michela Pegoraro, musiche live di Marco Ciscato (didgeridoo, campana tibetana e voce), una produzione della Compagnia Naturalis Labor, un progetto semifinalista al Premio Prospettiva Danza 2024, selezionato a Visioni Intime06 2024 e al Festival Racconti di Altre Danze. Nella performance, l’esperienza del vuoto e della solitudine diventano un mezzo per sintonizzarsi con le proprie emozioni e con il proprio corpo; l’obiettivo è sperimentare cosa può nascere da una situazione di totale stasi, stasi che è solo apparente, poiché ascoltandosi e attraversando ciò che si sta provando, ci si può riscoprire infinite volte nella verità di un corpo e delle emozioni. Tornare ad una pulizia del corpo, istintiva e non costruita, quasi “animalesca” consente di riscoprire un’autenticità interiore che può tradursi in una vera e propria rinascita. La potente colonna sonora eseguita dal vivo accompagna il processo performativo, arricchendolo con un tocco di leggerezza e misteriosa sospensione.
GUIDA AL VUOTO PIENO La natura del vuoto
- coreografa e danzatrice: Michela Pegoraro
- musicista (didgeridoo, campana tibetana e voce): Marco Ciscato
- tecnico luci: Alberto Salmaso
- produzione: Compagnia Naturalis Labor
Michela Pegoraro è danzatrice ed insegnante di danza contemporanea vicentina. Per approfondire gli studi della danza contemporanea si trasferisce a Firenze per frequentare dapprima la Scuola del Balletto di Toscana e poi il corso R.O.S presso Opus Ballet. Viene ammessa al corso MoDem PRO di Roberto Zappalà, a Catania e al corso Corpo Intuitivo di Daniele Ninarello, a Torino. Dal 2018 inizia a lavorare per la Compagnia di Virgilio Sieni, a Firenze. Collabora con Thierry Parmentier, Annalisa Bannino, Camilla Monga, Iuvenis Danza. Sta conseguendo il titolo di teacher Dance Well per diventare insegnante di ricerca e movimento per Parkinson. È docente stabile presso la formazione professionale ADT a Villafranca di Verona e in altre realtà.
Guida al vuoto pieno – Michela Pegoraro
Biglietti e abbonamenti
I biglietti per gli appuntamenti di Danza in Rete Off (biglietto unico) costano 7 euro; è possibile inoltre comprare i biglietti e gli abbonamenti al Festival anche con la Carta del docente.
Per Danza in Rete Festival sono previste diverse formule di abbonamento: Danza in Rete, 4 spettacoli con 2 spettacoli a scelta nella programmazione in Sala Maggiore al TCVI + 2 spettacoli a scelta dei Luoghi del Contemporaneo Danza, al prezzo di 60 euro l’intero e 52 euro il ridotto (under 30 e over 65); Danza in Rete Off, 5 spettacoli a scelta in varie sedi (ad eccezione dell’appuntamento del 29/03 al Teatro Astra di Vicenza), al prezzo unico di 25 euro. Sono attive inoltre numerose promozioni.
Biglietti e abbonamenti sono in vendita in tutte le sedi degli spettacoli, a partire da un’ora prima dell’inizio;
alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza, in Viale Mazzini 39 (biglietteria@tcvi.it, tel. 0444.324442), aperta dal martedì al sabato (esclusi i festivi) dalle 15.00 alle 18.15, online sul sito www.festivaldanzainrete.it.
